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Ruby, Berlusconi condannato a 7 anni per concussione e prostituzione
Dopo 7 ore di camera di consiglio arriva il verdetto "telefonato": accolte e aumentate le richieste dei pm Boccassini e Sangermano

Berlusconi

Condanna a sette anni di carcere per concussione per costrizione (e non semplice induzione indebita) e prostituzione minorile, con interdizione perpetua dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi: il processo Ruby a Milano finisce come tutti, Cavaliere in testa, avevano pronosticato. Dopo una camera di consiglio-fiume iniziata alle 10 di mattina e conclusa sette ore abbodanti dopo, le tre giudici della quarta sezione penale Giulia Turri, Orsola De Cristofaro e Carmen D'Elia hanno accolto in pieno, e anzi aumentato, le richieste di 6 anni dell'accusa, rappresentata dai pm Ilda Boccassini (oggi in ferie e quindi non in aula, sostituita dal procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati) e Antonio Sangermano.

 

Berlusconi condannato a 7 anni di reclusione e all'interdizione eprpetua dai pubblifi uffici.

 

Guarda la lettura della sentenza su LiberoTv

 

Si apre un altro capitolo - I giudici hanno anche trasmesso alla Procura, per le opportune valutazioni, gli atti relativi alla testimonianza, tra gli altri, di Giorgia Iafrate, la poliziotta che affidò Ruby a Nicole Minetti. Inoltre, sono stati trasmessi anche i verbali relativi alle deposizioni di diverse olgettine, di Mariano Apicella e di Valentino Valentini. Il tribunale di Milano ha disposto anche la confisca dei beni sequestrati a Ruby/Karima e al compagno Luca Risso, ai sensi dell'articolo 240 del codice penale, secondo cui il giudice "può ordinare la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prodotto o il profitto".

 

Quello che non torna - Il leader del Pdl, che ha atteso la sentenza nella sua villa ad Arcore, secondo la corte dunque esercitato pressioni telefoniche sui funzionari di turno la sera del 27 maggio 2010 alla Questura di Milano, per far rilasciare la giovane Karima el Mahroug, fermata per furto, e affidarla alla custodia della Minetti. Il capo di gabinetto Pietro Ostuni e la funzionaria Iafrate hanno sempre negato di aver ricevuto quelle pressioni, e non a caso non si sono costituiti parte civile. Così come Ruby Rubacuori, la prostituta minorenne che non è parte civile, non è mai stata ascoltata in aula e che ha sempre negato di aver avuto rapporti con il Cav.

Ghedini: "Sentenza prevedibile ma fuori dalla realtà" - "Una sentenza larghissimamente attesa, faremo appello e poi faremo ricorso in Cassazione", ha spiegato deluso il legale di Berlusconi Niccolò Ghedini. "Oggi è accaduto un fatto grave, la corte non ha tenuto conto della realtà". Il suo collega del collegio difensivo Piero Longo è altrettanto duro: "Sembra un assalto alla diligenza. E molti esponenti del Pdl parlano già di "sentenza politica" e di "stupro del diritto".

 

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