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Il Guardian: la Nsa chiedeva ai dirigenti governativi l’accesso alle rubriche per poter ampliare il proprio database.

Il Guardian: la Nsa chiedeva ai dirigenti governativi l’accesso alle rubriche per poter ampliare il proprio database

La National security agency americana, nell’ambito del cosiddetto Datagate, ha spiato le conversazioni telefoniche di 35 leader politici e militari mondiali. Lo scrive il Guardian, pubblicando un memo riservato dall’archivio di Edward Snowden, l’ex tecnico della Cia che ha rivelato pubblicamente il programma di sorveglianza di massa americano. La nuova tegola piove sull’amministrazione di Barack Obama solo poche ore dopo l’annunciato impegno a scoprire se veramente il programma di sorveglianza della più potente agenzia di intelligence americana si sia in alcuni casi spinto oltre, e di molto, il limite e il buon senso.


LE RUBRICHE DEI FUNZIONARI
- La Nsa avrebbe ricevuto le utenze da intercettare da parte di un responsabile governativo americano di un altro dipartimento. Nel documento confidenziale non si citano i nomi dei leader spiati, ma si legge chiaro l’invito ai funzionari di Casa Bianca, Pentagono e Dipartimento di Stato a condividere i propri «Rolodex», in pratica le proprie rubriche personali, in modo da consentire l’aggiunta di politici o militari di spicco al database dell’azienda.

IL «CASO MERKEL» - Solo mercoledì il governo tedesco aveva segnalato la possibilità che il Cancelliere Angela Merkel fosse stata spiata attraverso il telefonino. La segnalazione era stata seguita da una concitata telefonata al presidente americano Barack Obama. E la Cancelliera giovedì aveva ribadito da Bruxelles: «Spiare non è accettabile, tra alleati ci vuole fiducia».


PRESSING DI BERLINO E PARIGI - Non solo. Francia e Germania hanno deciso di avviare una cooperazione per studiare meglio l’affare datagate e trovare rimedi, anche con gli Usa: lo ha annunciato la stessa cancelli al termine del vertice Ue, spiegando che altri Paesi potranno unirsi.

 

«NON LA MONITOREREMO» - L’addetto stampa della Casa Bianca aveva replicato che gli Stati Uniti «non stanno monitorando e non monitoreranno» le comunicazioni del Cancelliere tedesco, non spegnendo le polemiche perché Berlino stessa ha sottolineato che non vi è la smentita di averlo fatto in passato. E iservizi di sicurezza tedeschi sospettano che questo sia avvenuto a lungo, secondo quanto riferisce la Welt online.


SCHULZ: SERVIZI USA FUORI CONTROLLO - Intanto un altro tedesco, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, ritiene i servizi segreti americani «fuori controllo». Lo ha detto nel corso di un’intervista all’emittente Cnbc, nel corso della quale ha anche riferito di aver chiesto conto all’ambasciatore americano alla Ue dello scandalo Nsa e di non aver avuto risposta:segno, a suo avviso, che al governo di Washington è sfuggito il controllo delle agenzie di intelligence.E l’Eurocamera medita ritorsioni come la sospensione dei negoziati di libero scambio con gli Usa.

«OBAMA COMPRENDE LE PREOCCUPAZIONI» - Nel frattempo il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney ha riferito che «il presidente Obama comprende le preoccupazioni sollevate» sul Datagate e per questo ha iniziato «una revisione del sistema di raccolta dei dati da parte dell’intelligence. Una revisione che è in corso».

Fonte Articolo:corriere.it

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