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Patto di stabilità

Autonomia, due proposte per tutelare le regioni speciali. Patto stabilità, si dialoga

 

La prima uscita romana della Giunta Pigliaru si è giocata su alcuni fronti molto delicati: la riforma del Titolo V della Costituzione, il Patto di stabilità, il capitolo "Infrastrutture" del Documento Economia e Finanza approvato dal Governo Renzi, e le vertenze industriali. Insieme al presidente della Regione, hanno affrontato la trasferta anche gli assessori agli Affari generali e al Bilancio Gianmario Demuro e Raffele Paci.

Titolo V – Durante la Conferenza delle regioni, la Sardegna – insieme a Sicilia, Friuli Venezia-Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano - ha sottoscritto due proposte di emendamento all'articolo 33 delle disposizioni provvisorie del Ddl costituzionale in discussione in Parlamento. L’obiettivo è quello di salvaguardare le prerogative della specialità, mettendole al riparo da modifiche unilaterali da parte dello Stato. Il primo emendamento, spiega una nota di viale Trento - prevede che l'adeguamento degli Statuti speciali alle nuove norme debba avvenire soltanto "previa intesa" con le regioni autonome. Il secondo consentirebbe alle speciali di esercitare, su delega dello Stato, la potestà legislativa anche per materie di esclusiva competenza statale, così da ampliare le competenze legislative.
"Stiamo attuando l'impegno di tutelare i nostri spazi di sovranità attuali e futuri", ha detto il Presidente Pigliaru riprendendo le dichiarazioni portate ieri all'attenzione del Consiglio regionale. "Non ci sono riforme del Titolo V che possano farci cambiare idea su questo punto. La riforma in discussione in Parlamento, che al momento non si applica alle regioni speciali, non deve intaccare il patrimonio di democrazia autonomistica inciso nello Statuto e nelle sue norme di attuazione."
 
Patto di stabilità - L'incontro con il Ragioniere generale dello Stato Daniele Franco e con il Capo di gabinetto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Roberto Garofoli, ha riconosciuta l'anomalia della Sardegna e ha portato all’accordo di far partire subito un tavolo tecnico. "La prima seduta è fissata per giovedì 24, al fine di valutare la situazione e individuare le possibili vie di soluzione, mentre entro un mese è prevista la riunione di un tavolo politico".

Def - Nell'ambito della Conferenza delle regioni, "ci siamo opposti all'intesa per far rispettare le prerogative della nostra regione", ha detto Pigliaru, spiegando che l'allegato "Infrastrutture" contiene numerosi errori relativi alla Sardegna. "Abbiamo ottenuto una settimana di rinvio per la formulazione dell'intesa, un tempo che permetta di correggere l'allegato e far sì che venga aggiornato con le infrastrutture elencate nell’intesa generale presentata dalla Sardegna e concordata con il Governo". All’elenco appartengono, oltre alle infrastrutture stradali e legate al sistema dei trasporti, anche quelle danneggiate dall’alluvione che necessitano di ripristino. "Grazie alla mediazione della nostra Regione ora si apre una fase di opportuno negoziato", ha aggiunto l’assessore Demuro.

Vertenze industriali - Le crisi aziendali della Sardegna sono state al centro dell'incontro di quasi due ore tra il presidente della Regione e il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, al Mise. ''Abbiamo parlato di tutto dall'Alcoa al Sulcis, - ha detto Pigliaru lasciando la riunione - abbiamo preso tutte le informazioni e apriremo subito dei tavoli di lavoro su queste situazioni. Proporremo le date in un promemoria che dobbiamo fare adesso''.
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