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Pubblicato Mercoledì, 26 Giugno 2013 11:42
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Il ministro Cancellieri annuncia il provvedimento che dovrebbe servire a risolvere l’emergenza penitenziaria. Tutto il centrodestra contrario

Decreto svuota carceri

E in uno dei prossimi consigli dei ministri dovrebbe arrivare anche il piano per aumentare la sicurezza nelle città. «L'obiettivo – ha spiegato il vicepremier Angelino Alfano – è liberare i cittadini dalla paura. Stiamo lavorando con tutte le strutture del ministero, con l'Anci e il ministro delle Autonomie, Delrio, per formulare al più presto un piano per la sicurezza urbana». La crisi economica, ha proseguito, «può produrre nei cittadini un aumento dell'esasperazione. E noi vogliamo intervenire per far sì che gli italiani possano vivere più sicuri nelle nostre città. Negli ultimi tempi si sono susseguiti episodi di cronaca nera, l'ultimo dei quali ieri a San Basilio, a Roma. Noi cogliamo questo allarme e stiamo lavorando a un piano sulla sicurezza urbana proprio per garantire una vita più serena nelle città».

Ma è stato l’annuncio del ministro Annamaria Cancellieri a scatenare un coro di proteste. Iniziando dal Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. «L'emergenza carceri è sotto gli occhi di tutti e servono strategie di intervento concrete. Non crediamo che l'annunciato decreto legge che il Consiglio dei Ministri approverà sabato risolverà i problemi – ha commentato il segretario generale Donato Capece – Non è facendo uscire 3/4mila persone che tutto si risolve: oggi sono detenute 66mila persone per 40mila posti letto reali. Quel che serve sono vere riforme strutturali sull'esecuzione della pena: riforme che non vennero fatte con l'indulto del 2006, che si rilevò un provvedimento tampone inefficace a risolvere i problemi».

E tutto il centrodestra si è schierato contro il ministro Cancellieri. «È inaccettabile il cosiddetto provvedimento "svuotacarceri" di Pd e Pdl – ha attaccato Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia – Noi diciamo no a qualunque forma di amnistia, indulto o provvedimenti vari che sicuramente peggiorano la sicurezza dei cittadini e renderebbero inutili gli sforzi e i sacrifici delle Forze dell'ordine. Le condizioni di chi sta in carcere devono essere umane e vanno migliorate con nuove carceri o per chi sconta un ultimo periodo di carcerazione, anche utilizzando strutture pubbliche dismesse o alberghi vuoti acquisibili facilmente. È da tempo che lo chiediamo ma sì preferisce sempre aspettare l'emergenza per poter aprire le porte delle carceri». Dura anche la reazione della Lega, che ha fatto commentare Manes Bernardini, consigliere regionale e responsabile del dipartimento federale del Carroccio: «Non è con il "tana libera tutti" che si risolve il problema carcerario italiano». «È tempo di ribellarsi – ha proseguito – a chi si arrende alla criminalità e rilanciare la ricetta Lega Nord: detenuti stranieri nelle carceri dei Paesi d'origine e nuovi investimenti sulle strutture carcerarie». Contro il Guardasigilli si è scagliato anche Antonio Di Pietro: «Per risolvere il sovraffollamento delle carceri hanno trovato il solito sistema all'italiana, mettendo in libertà chi ha violato la legge. Così si offende la giustizia e chi è stato vittima degli atti criminali commessi da chi ora è detenuto».

Ma anche il Pdl, che ha ministri al governo, non è stato tenero con Annamaria Cancellieri. «Mai più sconti di pena – ha detto il senatore Vincenzo Gibiino – Chi ha sbagliato ed è stato giudicato deve pagare nella sede deputata: il carcere. Rabbrividisco al rischio di vedere approvati dal Consiglio dei ministri provvedimenti svuota penitenziari, utili esclusivamente a rimandare l'annoso problema dell'edilizia carceraria, a portare in strada i malfattori e a mettere in ridicolo il nostro Paese. In Italia manca un serio programma che porti alla realizzazione di istituti di pena moderni, lontani dai centri cittadini, edifici capaci di ospitare i detenuti nel pieno rispetto della dignità umana».

Fonte Articolo: il tempo

 

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