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Psicologia e Spiritualità

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Ho'oponoponoHo’oponopono

Tradotto letteralmente ho’oponopono significa “fare la cosa giusta”, portare in azione lo stato di pono. Ho’ significa consegnare, dare, mettere; mentre Pono significa giusto, morale, prospero, di successo e necessario. Oggi è definito in molti altri modi, tra cui perdono, risoluzione dei conflitti, pulizia mentale, auto-allineamento e mettere le cose al posto giusto.

Anticamente era utilizzato presso le famiglie o gruppi di persone per risolvere i problemi, tirando le cose “fuori dal proprio petto”. Gli Hawaiani sapevano che aggrappandosi ad emozioni quali il risentimento e il senso di colpa queste tendevano a ristagnare, aggravando il problema. Ho’oponopono è un metodo efficace per liberarsi da queste emozioni, chiarire incomprensioni, preferibilmente “prima che il sole tramonti ogni giorno”.

Morrnah Nalamaku Simeona - Maestra Superiore di Ho’oponopono - definisce l’Ho’oponopono come “un profondo dono che permette di sviluppare un lavoro di relazione con la Divinità interiore, e di imparare a chiedere che in ogni momento, i nostri errori in pensieri, parole o azioni vengono ripuliti. Il procedimento è essenzialmente sulla libertà, completa libertà dal passato.” (…) “Lo scopo principale di questo procedimento è scoprire la Divinità in noi stessi”.

Si tratta dunque di un antico metodo hawaiano di risoluzione dei problemi con il pentimento, il perdono, la trasmutazione e l’amore ma soprattutto e cosa molto più importante, la riscoperta e la consapevolezza per l’uomo di essere divino.

Partendo quindi dalle antiche tradizioni sciamaniche delle Hawaii, dove l’Ho’oponopono veniva vissuto come un procedimento di rilascio delle memorie dolorose, vissuto e mediato in gruppo da un kahuna (sciamano –sacerdote), Morrnah trasforma l’Ho’oponopono in un procedimento intrapersonale nel quale ogni persona gestisce individualmente il proprio rapporto con la Divinità e si fa pienamente e totalmente responsabile della propria vita.

Anche se esiste una versione molto antica di questo metodo, si deve a Morrnah Nalamaku Simeona, l’averlo proposto nella sua chiave moderna.

Alla sua morte, avvenuta nel 1992, fu un suo allievo il dott. Ihaleakala Hew Len a raccoglierne l’eredità spirituale e a diventare l’ambasciatore dell’Ho’oponopono nel mondo. assumiamo la completa responsabilità della nostra vita, allora tutto ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo o sperimentiamo in qualunque modo, fa parte della nostra responsabilità, proprio perché succede a noi.

Significa dunque che le attività terroriste, il presidente, l’economia o la suocera che ci fa impazzire o il topo che ci rode il tappeto ed anche il corpo che ci fa male – qualunque cosa noi non amiamo, siamo solo noi a poterla guarire. Esistono solo come PROIEZIONI CHE CI VENGONO DAL NOSTRO SISTEMA INTERNO.

Il problema non è nelle circostanze esterne, in lui o in lei, è invece IN NOI, e per cambiarli bisogna cambiare noi stessi.

Difficile da ascoltare, ancor più difficile da mettere in pratica! Il biasimo e la critica sono scudi più pratici della responsabilità totale. Se facciamo un’analisi più accurata possiamo intravedere che in realtà ciò significa amare completamente sé stessi. Se si vuole ristabilire l’equilibrio nella propria vita, si deve prendere coscienza di quello che non vediamo.

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