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Firmato un accordo di programma quadro tra il ministero dei Beni e delle attività culturali, la Regione Sardegna e il dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica.

Firmato un accordo di programma quadro tra il ministero dei Beni e delle attività culturali, la Regione Sardegna e il dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica.  Arrivano 2,035 milioni di euro per l'allestimento e l'ampliamento del museo civico di Cabras, sede dell'esposizione permanente dei giganti di Mont'e Prama. Lo prevede un accordo di programma quadro tra il ministero dei Beni e delle attività culturali, la Regione e il dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica.  L'intesa, presentata a Cagliari dal sottosegretario Francesca Barracciu, dal governatore Francesco Pigliaru e dall'assessore alla Cultura Claudia Firino, punta alla valorizzazione del patrimonio scultoreo sardo in ambito internazionale e all'elaborazione di un piano di gestione e di coordinamento tra i diversi sistemi museali - Cabras, Cagliari e Sassari-Li Punti - sulle nuove scoperte. Per l'ampliamento del museo sono disponibili 1,385 milioni dei quali 35 mila euro stanziati dal Comune di Cabras, mentre la progettazione del sistema museale e la comunicazione internazionale sono stati finanziati rispettivamente con quattro interventi da 50 mila euro, 200 mila euro, 350 mila euro e ulteriori 50 mila euro. Per quest'anno saranno disponibili i primi 96,4 mila euro, mentre per il 2015 oltre 573 mila euro. Nel 2016 dovrà essere spesa la cifra più consistente: 1,180 milioni, nel 2017 150 mila euro e nel 2018 35 mila euro. Quanto agli scavi nel cantiere di Mont'e Prama, il sottosegretario Barracciu ha annunciato che sono a disposizione 200mila euro per coprire l'attività degli archeologici per un anno e mezzo a partire dal 2015.  EXPO - Nessuna preclusione a un eventuale

Arrivano 2,035 milioni di euro per l'allestimento e l'ampliamento del museo civico di Cabras, sede dell'esposizione permanente dei giganti di Mont'e Prama. Lo prevede un accordo di programma quadro tra il ministero dei Beni e delle attività culturali, la Regione e il dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica.

L'intesa, presentata a Cagliari dal sottosegretario Francesca Barracciu, dal governatore Francesco Pigliaru e dall'assessore alla Cultura Claudia Firino, punta alla valorizzazione del patrimonio scultoreo sardo in ambito internazionale e all'elaborazione di un piano di gestione e di coordinamento tra i diversi sistemi museali - Cabras, Cagliari e Sassari-Li Punti - sulle nuove scoperte. Per l'ampliamento del museo sono disponibili 1,385 milioni dei quali 35 mila euro stanziati dal Comune di Cabras, mentre la progettazione del sistema museale e la comunicazione internazionale sono stati finanziati rispettivamente con quattro interventi da 50 mila euro, 200 mila euro, 350 mila euro e ulteriori 50 mila euro. Per quest'anno saranno disponibili i primi 96,4 mila euro, mentre per il 2015 oltre 573 mila euro. Nel 2016 dovrà essere spesa la cifra più consistente: 1,180 milioni, nel 2017 150 mila euro e nel 2018 35 mila euro. Quanto agli scavi nel cantiere di Mont'e Prama, il sottosegretario Barracciu ha annunciato che sono a disposizione 200mila euro per coprire l'attività degli archeologici per un anno e mezzo a partire dal 2015.

 

EXPO - Nessuna preclusione a un eventuale "prestito" dei giganti di Mont'e Prama all'Expo o a musei nazionali come le Scuderie del Quirinale se arrivasse una richiesta in tal senso alla Regione o al ministero dei Beni e delle attività culturali, "fermo restando le condizioni di sicurezza per il trasporto delle statue". Lo hanno precisato Barracciu e Pigliaru. "Piuttosto ci piacerebbe portare tutto il sistema che è stato costruito dal Crs4 - ha sottolineato l'esponente del governo - cioè quei totem e l'apparato comunicativo multimediale costruito per valorizzare queste scoperte". "La nostra speranza - ha sottolineato Pigliaru - non è che i giganti vadano all'Expo, ma che entrino nei libri di testo delle scuole". L'assessore della Cultura Claudia Firino ha ricordato che "il lavoro fatto dal Crs4, oltre a valorizzare le statue scoperte a Cabras, testimonia il prodotto di alta tecnologia made in Sardegna".

Fonte Articolo: unionesarda.it

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