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Pubblicato Martedì, 04 Giugno 2013 23:37
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Un cristiano non usa un "linguaggio socialmente educato", incline all'ipocrisia, ma si fa portavoce della verità del Vangelo con la stessa trasparenza dei bambini. E' l'insegnamento che Papa Francesco ha offerto nell'omelia della messa celebrata questa mattina a Casa Santa Marta.

Papa: Ipocrisia è lingua dei corrotti, cristiano parla con amore

Dai corrotti alla loro lingua preferita: l'ipocrisia.

 "L'ipocrisia - sottolinea il Papa, facendo riferimento alla pagina del Vangelo sulla domanda dei farisei sulla liceità del tributo da dare a Cesare - non è un linguaggio di verità, perché la verità mai va da sola, mai, ma va sempre con l'amore. Non c'è verità senza  amore, l'amore è la prima verità e se non c'è amore non c'è verità".

 I farisei, gli ipocriti, "vogliono invece una verità schiava dei propri interessi; l'amore che c'è è quello di se stessi e a se stessi: quell'idolatria narcisista li porta a tradire gli altri, li porta agli abusi di fiducia".

 La scena evangelica del tributo a Cesare, e della subdola richiesta dei farisei e degli erodiani a Cristo sulla legittimità di quel tributo, fornisce a Papa Francesco una riflessione in stretta continuità con l'omelia di ieri.
L'intenzione con cui si avvicinano Gesù, afferma il Papa a quanto riportato dalla 'Radio vaticana', è quella di farlo "cadere nella trappola".
La loro domanda se sia lecito o no pagare le tasse a Cesare viene posta - rileva il Papa - "con parole morbide, con parole belle, con parole troppo zuccherate". "Cercano - soggiunge - di mostrarsi amici". Ma è tutto falso. Perché, spiega Papa Francesco, "questi non amano la verità" ma soltanto se stessi, "e così cercano di ingannare, di coinvolgere l'altro nella loro menzogna, nella loro bugia. Loro hanno il cuore bugiardo, non possono dire la verità": "E' proprio il linguaggio della corruzione, l'ipocrisia.

 Francesco punta il dito sui 'falsi amici' che "sembrano tanto amabili nel linguaggio", sui "corrotti che con questo linguaggio cercano di indebolirci"  mentre quando Gesù parla ai suoi discepoli, chiede che "il vostro parlare sia 'Sì, sì! No, no!',  che sia evangelico.

"Infatti, "gli ipocriti che cominciano con la lusinga, con l'adulazione, finiscono cercando falsi testimoni per accusare chi avevano lusingato.  Il nostro linguaggio - conclude il Papa - sia il parlare dei semplici, con anima di bambini, il parlare in verità dall'amore".

 L'ipocrisia non è un linguaggio di verità, perché la verità mai va da sola. Mai! Va sempre con l'amore! Non c'è verità senza amore. L'amore è la prima verità. Se non c'è amore, non c'è verità. Questi vogliono una verità schiava dei propri interessi. C'è un amore, possiamo dire: ma è l'amore di se stessi, l'amore a se stessi. Quell'idolatria narcisista che li porta a tradire gli altri, li porta agli abusi di fiducia"...

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