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Funerale col botto ideato da una ditta di Rovigo. «Costa 3mila euro» 

Funerali Moderni

Arquà Polesine (Rovigo), 20 settembre 2014 - LA MORTE è un business che non muore mai. Un settore che fa gola a molti, dove la concorrenza è diventata spietata. C’è chi propone il funerale low cost con pacchetti ‘tutto compreso’ e chi quello a rate con tanto di finanziaria fuori dalla ‘bottega’ . Ma ad Arquà Polesine, l’impresa funebre Zanirato ha puntato in alto, molto in alto: perché non sparare in cielo le ceneri dei cari estinti con tanto di spettacolo pirotecnico?

L’idea, idealmente propedeutica al regno dei cieli, ha trovato subito la collaborazione di una ditta di fuochi d’artificio della zona, la Martarello. E così, in pochi giorni, il ‘funerale con il botto’ è diventato una realtà. Con tanto di sito web, un marchio dal nome insospettabile ‘sweet fly in the sky’ (il dolce volo nel cielo), e una società creata ad hoc, la ‘Ma. Za snc’.

PRIMO passo, la cremazione, molto gettonata con la crisi (economica e rispettosa dell’ambiente); secondo, la scelta di un luogo dove inscenare l’insolito spettacolo. E infine il botto: «Le ceneri — spiega Alessandro, il titolare delle Onoranze funebri Zanirato — vengono messe all’interno di un tubo, appositamente brevettato e mescolate con la polvere pirica. Dopodiché, il famigliare può sparare. Tutto è infatti elettronico e senza nessun rischio. Basta schiacciare il bottone e le ceneri vengono lanciate a 200 metri dal suolo».

Agli occhi di parenti e amici, un vero spettacolo pirotecnico, con tanto di colori personalizzati. La famiglia potrà infatti scegliere la tinta ‘del botto’, in base ai gusti propri o del defunto. Ma andare direttamente in paradiso, non sarà proprio così economico. Oltre ai prezzi della cremazione (che però non sono mai superiori ai 600 euro), il salto tra le nuvole con relativo spettacolo, avrà un prezzo aggiuntivo di circa 3000 euro.

«Ci rivolgiamo a una fascia medio-alta di clienti — sottolinea Zanirato — la cremazione sta andando molto da quando la chiesa non la vieta. E dal 2011 le ceneri possono essere sparse in un luogo a piacimento. Basta solo l’autorizzazioni del Comune dell’area e il rispetto delle distanze dalle abitazioni previste dalla legge».

E SOTTOLINEA: «In Italia siamo gli unici a proporre un funerale così, con tanto di brevetto depositato e tutte le autorizzazioni del caso». L’idea sembra essere già stata sperimentata in Giappone e in Australia. Pensata inizialmente solo per le ceneri di cagnolini e gattini, sono infatti arrivate ben presto le prime richieste anche per sparare in cielo gli umani. E così la morte si trasforma in uno ‘spettacolo’ e l’ultimo viaggio imbocca la scorciatoia per il paradiso.

di Roberta Merlin

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