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RenziMatteo Renzi esclude, all'ANSA, una manovra bis. "Per la prima volta si restituisce invece che prendere, per la prima volta facciamo una manovra che taglia e restituisce i soldi. In molti non sono abituati ma è bene che se ne facciano una ragione perchè per i prossimi anni sarà così. Tutti i giorni - prosegue - Beppe Grillo mi attacca e discute di ciò che faccio. Sta diventando come i vecchi politici di una volta. Noi parliamo agli italiani mentre lui attacca gli avversari. Noi - ha sostenuto Renzi - facciamo proposte per il paese mentre Grillo attacca gli altri. Noi stiamo tra la gente e lui guarda i sondaggi. E' una strategia che magari funziona ma il mio compito è stare nell'Italia che funziona come "Vinitaly", il salone del mobile e l'Expo. Mentre loro stanno sempre più tra gli addetti ai lavori". "Io vedo una Italia viva più di prima - dice Renzi - non certo una Italia raggrinzita, che dimostra non solo che ce la possiamo fare, ma che ce la dobbiamo fare. Questa - asserisce il premier dal Salone del mobile di Milano - non è una passerella, qui ci sono le storie dell'Italia, ma uno spazio per il futuro. Non siamo qui a raccontare un glorioso passato di successi, siamo qui a immaginare un pezzo di futuro. Io non interpreto il mio ruolo come uno che sta qui a scaldare la sedia, io sono qui per cambiare. Siamo una Repubblica fondata sul lavoro ma affondata sulle rendite. Dobbiamo restituire dignità e valore al lavoro, e semplificare le regole del lavoro che non vuole dire precarizzare. Il primo impegno che voglio prendere qui con voi è provare insieme a considerare questo settore e più in generale la capacità della nostra classe produttiva di presentarsi, sulla qualità del rapporto tradizione e innovazione, come un pezzo dell'economia reale e con come un divertissement per addetti ai lavori. Qui c'è un pezzo di economia che l'Italia ha il diritto e dovere di incoraggiare". Matteo Renzi non molla sul taglio degli stipendi dei manager pubblici. L'aumento dello loro retribuzioni in questi anni "è inaccettabile", dice il premier al Salone del Mobile. "Loro cercheranno di farcela pagare" dice Renzi, che promette: "Su questa vicenda andiamo avanti fino alla fine". "Quando c'è stato da trovare le risorse per restituire in busta paga a chi non ce la fa, abbiamo chiesto un sacrifico alle banche che non possono pensare di essere salvate dagli Stati come è accaduto in Europa e non essere pronte a fare la propria parte nella vita di tutti i giorni delle famiglie". "In Italia - sostiene Renzi - non c'è mai responsabilità, sono tutti bravi a trovare degli alibi" e nessuno assume le proprie responsabilità. Ve lo dico in partenza: se non ce la facciamo vuol dire che non siamo stati bravi e capaci. Nel 2014 - assicura - faremo sentire la voce dell'Italia. Non servono regole incentrate sull'austerità se poi la disoccupazione aumenta", dice il premier. "In Italia deve prevalere un'idea della politica come servizio e non come occupazione di poltrone: se si riesce bene, sennò si va a casa". Il presidente del Consiglio ha ricordato le riforme istituzionali del governo che stanno tagliando "i costi e i posti" della politica.

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