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Pubblicato Mercoledì, 12 Giugno 2013 15:19
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Sangalli: no all'aumento dell'Iva. Fischi a ZanonatoPovertà

Roma - (Adnkronos) - Il presidente di Confcommercio: ''L'impatto di questo aumento su consumi, crescita e occupazione sarebbe benzina sul fuoco della recessione''. Il ministro Zanonato sullo stop all'aumento dell'Iva: ''La volontà di farlo è forte ma non posso dire che siamo in grado''. Ma Alfano annuncia: ''Stiamo lavorando per trovare soldi''

 

Roma, 12 giu. (Adnkronos) - "Va scongiurato l'ulteriore aumento dell'Iva di un punto". Lo chiede con fermezza il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, dal palco dell'assemblea annuale.

 

 Qui, aggiunge, "occorre davvero un approccio 'senza se e senza ma'''. Perché, spiega, "l'impatto di questo aumento sui consumi, sulla crescita e sull'occupazione sarebbe davvero benzina sul fuoco della recessione: benzina su un fuoco ancora ardente, visto che consumi, crescita e occupazione picchiano già al ribasso da ormai troppo tempo". A stretto giro la replica del ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, fischiato da buona parte dell'Assemblea. ''Mi piacerebbe essere qua e potervi dire che non aumenteremo l'Iva. Non è che non voglio farlo ma è che non posso farlo. La volontà di farlo resta ed è forte ma non posso dire che siamo in grado di farlo'', spiega Zanonato. ''Si tratta di una decisione che non è stata presa dal governo a cui partecipo'', sottolinea. Per evitare questo incremento, spiega ancora Zanonato, ''occorre individuare nuove entrate o ridurre le spese che a regime aumentano a 4 miliardi l'anno". "Teniamo presente - aggiunge - che questa cosa non si può considerare isolata da altre misure che abbiamo adottato: quella per esempio di bloccare l'Imu sulla prima casa che ha lasciato nelle tasche dei cittadini italiani 2 miliardi di euro e che ci impegna a riformare complessivamente questa partita o al miliardo per la cassa integrazione in deroga''.

 

Interviene anche il vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano che twitta: ''Stiamo lavorando per trovare soldi per evitare aumento Iva. Sarà faticoso ma governo sta lavorando, a cominciare da ministro economia Saccomanni''.

 

Mentre Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, afferma: ''Comprendiamo i fischi''. ''I governi - dice - servono per governare e non per testimoniare l'impotenza, o per produrre incertezza''. Tornando alla relazione di Sangalli, il presidente di Confcommercio parla di fisco e spiega che "si può ridurre la pressione fiscale solo bonificando la spesa pubblica, rivedendo il perimetro stesso della funzione pubblica, adottando la metodologia dei costi e dei fabbisogni standard e avanzando nell'azione di contrasto e recupero di evasione ed elusione, mettendone a frutto i risultati a vantaggio dei contribuenti in regola". Non solo. ''Servono dismissioni decise di patrimonio immobiliare pubblico: per abbattere il debito e per liberare risorse preziose per la crescita".

Su questo punto Zanonato osserva: ''E' giusto razionalizzare i conti pubblici, lo dobbiamo però fare con oculatezza'' per ''non deprimere ulteriormente la domanda interna, che metterebbe ulteriormente in difficoltà il mondo del commercio''. ''In un paese senza crescita non c'è lavoro e in un paese senza lavoro non c'è futuro'', avverte il ministro. Capitolo 'credito'. Le imprese, avverte Sangalli, sono "messe duramente alla prova da una stretta creditizia che permane e anzi si aggrava".

 

La risposta a tale stretta, come ha ricordato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, "richiede anche il potenziamento del ruolo del Fondo centrale di garanzia e del sistema dei consorzi fidi, oltre che la facilitazione del ricorso all'emissione di obbligazioni da parte delle piccole e medie imprese". Quindi il monito di Sangalli: "Senza impresa, non c'è né crescita, né occupazione. E se chiudono le imprese, chiude l'Italia. Teniamolo a mente". Sangalli evidenzia anche che "nel declino dell'Italia, non vi è nulla di ineluttabile". Un concetto che il presidente di Confcommercio vuole evidenziare con forza: "Non siamo vittime di un 'destino cinico e baro'. Scontiamo, invece, scelte sbagliate e scelte mancate".

 

Oggi, però, avverte, "non possiamo più permetterci né le prime, né le seconde". Al contrario, "ci vuole coraggio, ci vuole ambizione: per questi imprenditori, per queste persone, per le loro famiglie e per chi lavora con loro". Coraggio ed ambizione "per rimettere in moto l'Italia produttiva, la crescita e l'occupazione". Coraggio ed ambizione "per il nostro Paese e i suoi giovani, per chi con passione e impegno lavora, ogni giorno, per un'Italia migliore". Inoltre, chiede Sangalli, è necessario "rivedere le restrizioni in materia di flessibilità in entrata, affrontando il nodo del costo del lavoro e il suo recente aggravio per l'apprendistato, semplificando procedure ed adempimenti, che si traducono in ulteriori costi a sei zeri".

 

''Il governo - spiega Zanonato - è pienamente conscio che la prima esigenza da adottare è la capacità di restituire speranza alle nuove generazioni, non abbiamo alternative''. ''Dobbiamo offrire l'opportunità di far trovare lavoro a chi lo ha perso e a chi non lo ha ancora trovato'', aggiunge. I prossimi interventi del governo si concentrato in ''quattro tappe fondamentali''. ''Entro giugno - spiega - vareremo un dl per gli interventi urgenti dell'economia, per riattivare il circuito del credito, per stimolare gli investimenti delle imprese, per ridurre il costo dell'energia e semplificare il quadro regolatorio". "Più complesso e articolato sarà invece uno specifico ddl che puntiamo a presentare al Parlamento entro fine del mese. E sempre entro giugno - aggiunge - il governo varerà un importante provveddimento sul lavoro, per contrastare soprattutto la disoccupazione giovanile''. Quarto e ultimo filone indicato da Zanonato è la revisione della tassazione sugli immobili, che sarà completata a settembre.

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